La Sicurezza e la Salute dei Lavoratori nel Contesto dei Cambiamenti Climatici

Il rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) dal titolo “Garantire la salute e la sicurezza sul lavoro nel contesto dei cambiamenti climatici” mette in luce come i cambiamenti climatici stiano influenzando la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL). L’aumento della frequenza di eventi climatici estremi, come ondate di caldo, forti precipitazioni e incendi, ha un impatto diretto sui lavoratori, esponendoli a rischi maggiori rispetto alla popolazione generale.

Principali Rischi Climatici per i Lavoratori

Tra i rischi legati ai cambiamenti climatici, il rapporto evidenzia sei principali ambiti di preoccupazione:

  1. Calore eccessivo: Le temperature elevate possono causare stress termico, colpi di calore e aumentare il rischio di incidenti sul lavoro.
  2. Radiazioni ultraviolette: L’esposizione prolungata al sole aumenta il rischio di cancro della pelle e altre patologie cutanee.
  3. Eventi meteorologici estremi: Tempeste, inondazioni e cicloni possono causare lesioni fisiche e mettere a rischio la vita dei lavoratori.
  4. Inquinamento atmosferico: L’aria contaminata da sostanze chimiche o particolato aumenta l’incidenza di malattie respiratorie. I modelli meteorologici modificati sulla base dei cambiamenti climatici hanno influenzato i livelli di inquinanti atmosferici esterni, come l’ozono troposferico, il particolato fine (PM2,5) e grosso (PM10), il biossido di azoto (NO2) e il biossido di zolfo (SO2).
  5. Malattie trasmesse da vettori: La diffusione di malattie come la malaria e la dengue, veicolate da insetti, è in aumento con i cambiamenti climatici. Con l’aggravarsi della situazione climatica, si prevede un’espansione delle aree a rischio per queste malattie e i lavoratori più esposti sono quelli che svolgono attività all’aperto tra cui lavoratori agricoltori, forestali, paesaggisti, giardinieri, pittori, carpentieri, pavimentatori, operai edili, vigili del fuoco.
  6. Uso di prodotti agrochimici: L’uso intensivo di pesticidi e fertilizzanti, necessario per adattarsi ai cambiamenti climatici, comporta rischi chimici significativi per i lavoratori agricoli.

Misure per Ridurre il Rischio per i Lavoratori

Per mitigare questi rischi, il rapporto suggerisce una serie di misure concrete:

  1. Implementazione di norme e linee guida: L’ILO ha sviluppato norme internazionali sul lavoro e codici di condotta che forniscono un quadro giuridico solido per affrontare i rischi climatici sul luogo di lavoro. Ad esempio, la Convenzione n. 155 sulla salute e la sicurezza dei lavoratori e la Convenzione n. 187 sul quadro promozionale per la SSL sono strumenti essenziali per la protezione dei lavoratori.
  2. Politiche di adattamento: È fondamentale che i governi e le aziende sviluppino e implementino strategie di adattamento che includano la formazione dei lavoratori sui rischi legati al clima, la creazione di sistemi di allarme precoce per eventi climatici estremi e l’adeguamento delle condizioni di lavoro (ad esempio, modificando gli orari di lavoro per evitare le ore più calde della giornata).
  3. Sensibilizzazione e formazione: Campagne di sensibilizzazione e programmi di formazione specifici possono aiutare i lavoratori a comprendere meglio i rischi ai quali sono esposti e le misure di protezione da adottare.
  4. Monitoraggio continuo e ricerca: È necessario monitorare costantemente le condizioni di lavoro e i rischi emergenti legati ai cambiamenti climatici. Questo include la raccolta di dati e la conduzione di ricerche per comprendere meglio come i cambiamenti climatici influenzano la SSL e per sviluppare nuove soluzioni.
  5. Partenariati strategici: La collaborazione tra governi, organizzazioni dei lavoratori, datori di lavoro e organizzazioni internazionali è cruciale per affrontare i rischi legati al cambiamento climatico in modo efficace e coordinato.

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Anche l’Italia ha già previsto questi rischi per i lavoratori. Secondo il D.lgs. 81/08, i datori di lavoro hanno l’obbligo di valutare tutti i rischi, compresi quelli legati al clima, e adottare le misure necessarie per mitigarli. Di seguito sono elencate alcune delle principali misure preventive raccomandate:

  1. Valutazione dei Rischi e Piani di Emergenza
    • Articolo 28 del D.lgs. 81/08 sottolinea l’importanza di una valutazione completa dei rischi, che includa anche quelli derivanti dai cambiamenti climatici. I datori di lavoro devono aggiornare periodicamente i loro piani di emergenza per affrontare eventi climatici estremi.
  2. Adeguamento degli Ambienti di Lavoro
    • Articolo 63 prevede che gli ambienti di lavoro siano progettati e mantenuti in modo da ridurre al minimo i rischi per la salute. Ciò include la protezione contro condizioni meteorologiche avverse, come l’installazione di sistemi di ventilazione e raffreddamento per contrastare lo stress termico.
  3. Formazione e Informazione
    • Articolo 37 impone che i lavoratori siano formati sui rischi specifici legati al cambiamento climatico e sulle misure di prevenzione da adottare. È fondamentale che siano informati su come riconoscere e gestire i sintomi dello stress termico e su come agire in caso di emergenze legate al clima.
  4. Gestione delle Emergenze
    • Articolo 43 stabilisce l’obbligo di predisporre adeguati piani di emergenza e procedure di evacuazione in caso di eventi meteorologici estremi. Questo include l’installazione di sistemi di allarme e la pianificazione di esercitazioni periodiche per garantire che tutti i lavoratori sappiano come comportarsi in caso di pericolo.
  5. Monitoraggio della Salute
    • Articolo 41 raccomanda controlli medici regolari per i lavoratori esposti a condizioni climatiche estreme. Questo monitoraggio è essenziale per prevenire malattie legate allo stress termico e ad altri rischi connessi ai cambiamenti climatici.
  6. Protezione dei Lavoratori Vulnerabili
    • Il D.lgs. 81/08 sottolinea la necessità di proteggere i lavoratori più vulnerabili, come gli anziani, le donne in gravidanza e coloro con condizioni mediche preesistenti. Misure speciali devono essere adottate per ridurre i rischi per questi gruppi, inclusi tempi di riposo più frequenti e la limitazione dell’esposizione a condizioni climatiche estreme.

In conclusione, il rapporto dell’ILO sottolinea l’urgenza di integrare le questioni climatiche nelle politiche di SSL a tutti i livelli. Solo attraverso un approccio coordinato e multidisciplinare sarà possibile proteggere adeguatamente i lavoratori dai rischi emergenti legati ai cambiamenti climatici.