Standard di reporting volontario per la sostenibilità per le azienda piccole e medie

Acronimo VSME-ESRS (European Sustainability Reporting Standards)

L’ente EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), l’ente incaricato dall’Unione Europea di definire gli standard di reporting finanziario e di sostenibilità, ha recentemente definito un nuovo standard per aiutare le aziende ad essere più sostenibili e a redigere correttamente i report sulla sostenibilità.

Gli obiettivi principali dello standard VSME-ESRS, sono quelli di migliorare gli impatti che le aziende hanno nei confronti dei temi ESG (Environmental Social Governance) e vuole essere un riferimento per le aziende che devono fornire informazioni agli istituti di credito e agli investitori per poter accedere a finanziamenti. Inoltre può costituire una linea guida per rispondere alle richieste dei clienti, qualora l’organizzazione faccia parte di una catena di fornitura.

La direttiva è volontaria ed è applicabile per le aziende non quotate con dimensioni micro, piccole e medie, secondo le seguenti indicazioni:
Limiti MICRO: < 350 K€ nel bilancio
< 700k€ di fatturato
< 10 dipendenti

Limiti SMALL: < 4M€ nel bilancio
< 8 M€ di fatturato
< 50 dipendenti medi

Limiti MEDIA: < 20M€ nel bilancio
< 40M€ di fatturato
< 250 dipendenti

Lo standard ha definito tre moduli che ogni azienda può scegliere, a seconda della dimensione, ma anche in base alla propria capacità di fornire i dati e alla disponibilità di tali informazioni.

  1. Modulo BASE specifico per la MICRO imprese. E’ un modulo particolarmente semplificato ove la materialità non è richiesta ma è richiesto solamente di divulgare alcuni dati ESG, quando applicabili. Per esempio, alcuni dati da divulgare sono:
  • I consumi energetici;
  • Le emissioni di gas effetto-serra (tonnellate di CO2 emesse);
  • I dati relativi alla salute e sicurezza dei lavoratori.

 

  1. Modulo POLITICHE, AZIONI E TARGET (PAT)
    Il modulo richiede di divulgare le politiche per esempio per prevenire, mitigare o rimediare agli impatti negativi o per gestire i rischi finanziari. Le informazioni di questo modulo sono in aggiunta a quelle richieste nel modulo BASE.
    In questo caso l’analisi di Materialità è richiesta quando, ad esempio, l’impresa ha temi materiali importanti quali l’inquinamento dell’aria o dell’acqua oppure l’economia circolare. Il modulo richiede inoltre di comunicare chi sono gli stakeholder (parti interessate) per l’organizzazione e le modalità di coinvolgimento.

 

  1. Modulo BUSINESS PARTNERS
    Il modulo Business Partners indica dati ulteriori da riportare e divulgare, oltre a quelli richiesti dai moduli BASE e PAT. Questi ulteriori dati, con molta probabilità, sono richiesti dagli istituti di credito, dai soci dell’azienda o dai clienti.

Appare chiaro che l’intento dello standard sia quello di far iniziare un percorso verso la consapevolezza, anche per le micro aziende, dei propri impatti ESG e di fornire uno standard di riferimento per la rendicontazione di dati sulla sostenibilità in maniera più oggettiva.

La semplicità del modulo base rende la compilazione di un documento contenente le informazioni ESG facile, ad eccezione di qualche difficoltà ad esempio per il calcolo della CO2 dovuta al consumo di energia.

Ma se l’azienda è tenuta ad applicare i moduli PAT o Business Partners, perché l’istituto di credito o il cliente lo richiede, a nostro giudizio la persona, all’interno dell’azienda, potrebbe incontrare difficoltà. Vedi ad esempio l’analisi di doppia materialità.

Quindi un supporto di un consulente, con competenze ed esperienza, potrebbe essere d’aiuto per la compilazione di un documento da divulgare adeguato alle richieste dello standard, degli enti o dei clienti.

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